Il vecchio della montagna di Grazia Deledda (1920): Non disse altro, non insultò, non scacciò Basilio, come questi temeva; non mostrò alcun rancore, non nominò mai più la cugina. Ma Basilio da quel momento s'accorse d'essere trattato con beffa continua, con ostentata compassione, con mal celata diffidenza. E se ne sentì umiliato, e tentò anche d'andarsene, cercando segretamente un altro padrone; ma nessuno gli offrì le condizioni vantaggiose che godeva presso i Carta; ed ora egli aveva bisogno di guadagnar molto, d'accumulare e nascondere il suo denaro. Da più mesi non mandava un centesimo alla sua povera madre.
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): “ E questo... ” domandò Lucia, “ questo che è diventato buono... chi è? ” “ Come! non lo sapete? ” disse la buona donna, e lo nominò. “ Oh misericordia! ” esclamò Lucia. Quel nome, quante volte l'aveva sentito ripetere con orrore in più d'una storia, in cui figurava sempre come in altre storie quello dell'orco!
Fedele di Antonio Fogazzaro (1887): Eravamo giunti a quella fornace dove si spicca dalla via maestra il sentiero del laghetto. — Vorrei andare al lago — diss'ella tranquillamente come se tutto fosse oramai finito in pace; e mi nominò un mio libretto, dove si tocca di questo lago alpino. L'idea di andare al lago a quell'ora, dopo quei discorsi, mi colpì tanto che me le opposi con troppo manifesto orrore. Fedele sorrise un poco. — Torniamo pure — diss'ella; e fatti pochi passi in silenzio, si pose a cantar sottovoce: Ah non fia mai che nell'inferno / Io sia dannata al fuoco eterno. |